
Borgo di Atessa: ottima occasione per tornare bambini
Sei in Abruzzo e vuoi saper cosa fare con i tuoi bambini?
In questo articolo troverai il consiglio giusto per una giornata all’insegna di draghi, presepi e torroni.
Non importa quando sarà il tuo weekend in Abruzzo, i nostri borghi sono pronti ad ospitarti in tutte le stagioni.
Scegliere l’Abruzzo per una vacanza o per un weekend, vuol dire concedersi un attimo di pace, un ritorno all’autenticità.
Con me poi puoi vivere un’esperienza unica un mix di storia, arte, cultura e attività create studiato per voi.
Io vado continuamente alla ricerca di nuove attività ed esperienze e soprattutto di storie da raccontare. E lo faccio per voi.
In questo articolo parlo di alcune cosette che si possono fare in questo meraviglioso borgo, per altre curiosità seguite su Facebook in Weekend Abruzzo
Il borgo di Atessa

Foto scattata da Weekend Abruzzo – Riproduzione in presepe di uno scorcio di Atessa
Ecco alcune informazioni generali, che non approfondirò in questo articolo, ma che ho piacere di condividere, sono più curiosità che altro.
Atessa è un borgo medievale in provincia di Chieti, tra il mare e la montagna con più di 15 chiese e strutture religiose.
Scalini, viuzze e pare anche una stradina in cui è necessario camminare di lato per tanto che è stretta.
Cibo tipico, a parte i general generici della tradizione abruzzese, è la Braciola di capra.
Voi state pensando alla bella bracioletta di maiale scottata alla griglia con tanto di osso e grasso annesso?
No.
Le braciole di capra sono delle belle e succulenti polpette di capra nel sugo e magari servite in un bel piatto di coccio e magari ce le cucina anche Irma Cauli della Trattoria la Stazione di Atessa.
A proposito di braciolette in questo tour ho conosciuto anche Vincenzo.
Aneddoto: nella visita ai presepi ad un certo punto io dico
” Ma… sento un belare di pecora” Vincenzo capendo male, mi ha risposto “Se senti odore di pecora sono io, faccio il macellaio” 😂
Si ma non è un macellaio a caso.
La sua Macelleria “Gaetano Carni Snc di Cicchitti Vincenzo & C.” ad Atessa,specializzata in carne di capra, è aperta dal 1820.
Capito ?? 200 anni di attività!!!
Ad Atessa c’è anche un Teatro Comunale di Atessa e un’azienda di torroni
PS: tutto quello che scrivo è frutto di un’ esperienza vissuta realmente da parte mia.
Riporto fatti e non fatti raccontati dalle persone del luogo, in cui spesso c’è anche un pò di magia!
Ma se non vi basta la magia leggete questo capitoletto.
La legenda del Drago
Sono stata nel Comune di Atessa ed ho scoperto delle cose incredibili!!!😨😱
E’ così che è partito il 18 Giugno del 2018 uno dei miei post su Facebook
E per questo voglio riproporlo così com’è

Foto scattata da Weekend Abruzzo. Riproduzione in presepe della Chiesa di San Leucio
Avete mai visto una costola enorme di circa 2 metri?
Si trova proprio in questa chiesa, che peraltro in questa foto è una riproduzione ( vedi di seguito i presepi)
Atessa borgo di circa 10 mila abitanti, a 30 minuti dalla mia San Vito, conserva un incredibile mistero.😱😨
Il paese arroccato su di una collina oltre a regalarci la famosa visuale tipica dell’ Abruzzo, ovvero 👀uno sguardo alla Majella ed uno al mare, ribolle di mistero. 🔥🔥🔥
Tante chiese da visitare ed ognuna con i suoi perché…ma la cattedrale di San Leucio mi ha catturato, così come il dragone faceva con le sue vittime in un passato passato.
Non vi sto a raccontare la storia ma è fighissima, poi se andiamo insieme ve la racconto per bene. 😅
Vi dico solo che il duomo è stato costruito laddove il drago dimorava e divorava, in una grotta/caverna che pare fosse lunga tutto l Abruzzo (vabbè un po’ esagerato secondo me).
Ogni giorno il drago pare che mangiasse un poveretto malcapitato, abitante di uno dei due villaggi ‘Ate’ e ‘Tixa’ che erano divisi da un paio di fiumi….
Mo! Che è successo❓❓❓
Arrivo’ il 😇 Buon San Leucio e ha detto ‘Mo ci penso io’ (parlava così perché fu anche il vescovo di Brindisi) e Taaaaac ha trovato un modo bizzarro per farlo fuori quel dragone e si prese pure la briga di trasportare una costola da 2 metri per ricordare a tutti il fattaccio.
Oggi il costolone si trova in quella che prima era la grotta dell’ animalone, la bellissima e suggestiva Cattedrale di San Leucio di Atessa, unione dei due villaggi Ate e Tixa.
Avete capito!!
Come possiamo non andare a visitare questo luogo magico, pieno di mistero e che farà impazzire i grandi e soprattutto i piccini.
Ma per grandi e piccini, c’è un altro luogo da non perdere ad Atessa e sono i presepi.
I presepi di Atessa

Foto scattata da Weekend Abruzzo – i presepi di Atessa
Io non sapevo tante cose sui presepi e benché meno che ad Atessa ci fosse una mostra permanente dedicata ai Presepi.
Ovvero Presepi tutto l’anno, anche in Agosto !!!
Grazie ad Irma che mi ha invitato alla scoperta di Atessa ho avuto l’onore di incontrare Vincenzo Cicchitti il Presidente Associazione Italiana Amici del Presepe” – sede di Atessa che mi ha accompagnato alla scoperta di questo mondo magico.
Un posto incantevole, ricco di minuziosità e cura.
Il museo è stato inaugurato nel 2007 anno in cui uno dei loro lavori, la riproduzione in presepe del Convento di San Pasquale è stato esposto in America al Museo dei Cavalieri di Colombo per un periodo.
Entrare nel museo è come entrare in un grande presepe perché come tale è stato decorato in tutte le sue parti.
Se alziamo lo sguardo non troviamo delle semplici mura o dei lampadari ma finestrelle, nidi di rondini ( non quelli che si mangiano in Romagna) colombe ( non quelle pasquali) e riproduzioni di archi, porte antiche e le 4 porte di Atessa riprodotte.
Insomma un cammino incantato.
Il museo è diviso in diverse sezioni tematiche, ma ad accoglierci sapete cosa c’è?
Atessa.
La prima parte del museo è dedicato proprio al borgo di Atessa.

Foto scattata da Weekend Abruzzo. Riproduzione del borgo di Atessa
Ecco la prima miniatura dell’intero borgo.
Bellissimo vero? non avete visto ancora niente.
Se non avete avuto modo ancora di visitare il paese, potete cominciare da qui.
Proseguendo nella prima parte, troveremo diverse miniature di scorci particolari di chiese, quartieri, piazze e fontane di Atessa ognuna con la sua storia.
La particolarità è che in ogni presepe la natività è sempre presente, tranne nella riproduzione del Duomo di San Leucio, in cui invece viene riprodotta la processione.
Nella seconda parte del museo invece ritroviamo in 20 scene la vita di Gesù, dall’annunciazione fino all’ascesa conseguente alla resurrezione.
Inoltre il museo è arricchito da tanti altri presepi provenienti dal mondo, donati da amici e appassionati.
All’interno troviamo anche una poesia di Irma Cauli e il pianoforte di Antonio di Jorio, nato ad Atessa, che contribuì alla diffusione del ricco patrimonio popolare della terra d’Abruzzo grazie alla composizione di tantissime canzoni abruzzesi.
Io mi congratulo con questi 20 uomini e donne che mantengono viva questa bellissima tradizione, che sono stati capaci con amore e volontariamente di dedicare al proprio paese un dono grande.
In questo cammino mi sono rivista bambina, quando con i miei genitori con scatole di scarpe, carta mimetica e muschio di bosco creevamo il nostro umile presepe.
A maggior ragione in questo momento vicini al Natale regalate anche questo ricordo ai vostri bimbi e perché no anche a voi stessi.
Il museo è gratuito e ne vale davvero la pena.