
Andrea D’addazio: climber abruzzese cresciuto tra le montagne
Il talentuoso climber abruzzese si racconta a Weeekend Abruzzo!!!

Si è esibito per noi nella palestra Vertigo 2000 di Penne, uno dei centri di arrampicata più grande del centro Sud Italia, in occasione dell’arrivo del giornalista danese Nybo .
Come un gatto, o una lince visto che siamo in Abruzzo, in pochi secondi con estrema leggiadria si è arrampicato su per questa parete, lasciandomi sotto shock.
Ha impiegato di più il mio telefono franco-coreano ad aprire la telecamera che lui a salire su! 😅
Non potevo non interessarmi a lui, il sorriso è stato coinvolgente, la passione per questa attività è viva nei suoi occhi.
Andrea si è plasmato con la sua terra e con le sinuosità che una regione come l’Abruzzo gli ha messo a disposizione.
Vette alte e imponenti come quelle del Gran Sasso.
Ed ecco che oltre a spararmi un selfie con lui mi sono affrettata a chiedergli un paio di cose
Due chiacchiere con Andrea D’addazio, Climber abruzzese
Senti Andrea, intanto sei stato fenomenale, ora dimmi un pò … chi sei?

Sono Andrea D’Addazio, abito a Penne e ho 20 anni.
Sono uno studente universitario di scienze motorie e lavoro come istruttore e tracciatore nella palestra Vertigo 2000 di Penne.
Come ti sei avvicinato a questa attività?
La mia passione per l’arrampicata risale già dai miei primi anni di vita.
Mio padre mi ha trasmesso questa passione all’età di 4 anni.
Mi divertivo a scalare nella palestra di Penne e facevo le mie prime vie su roccia nella falesia di Valle D’Angri a Farindola.
Negli anni seguenti ho praticato altri sport come calcio, karate e motocross.
Poi a 12 anni, durante una vacanza a Roccamorice, vedendo quell’imponente parete è scattata in me un’improvvisa voglia di ricominciare e da allora non ne ho potuto più fare a meno.
Io, insieme a mio fratello Cristian che oggi ha 13 anni e soprattutto grazie all’appoggio dei miei genitori sto praticando questo sport con molta intensità e passione tanto che è diventato la mia ragione di vita.
I tuoi traguardi ad oggi sono tantissimi e basta digitare il tuo nome su google che ci sono tantissimi video di te su per delle pareti incredibili!!
Dicci un po’ quale è il tuo sogno?
Fino ad oggi ho all’attivo circa 180 vie dal grado 8a all’8c ma il mio sogno è quello di salire vie al limite dell’estremo, ossia vie di nono grado…spero di riuscirci presto.
Cosa ti spinge a salire sempre di più, cosa ti ispira?
Ciò che mi ispira di più di questo sport è il fatto di essere in continua sfida con me stesso, per potermi migliorare fisicamente ma soprattutto mentalmente.
Si, perché in questo sport è fondamentale allenare la mente…
Un’altra cosa che mi ispira tanto dell’arrampicata è il fatto di poter viaggiare e scoprire pareti e posti nuovi, in modo da avere un bagaglio di esperienza sempre più completo.
Senti Andrea come ti vedi tra 10 anni, io 46enne e tu?
Tra 10 anni spero di riuscire a conciliare il mio lavoro con questa bellissimo sport, sfidare sempre di più i miei limiti e poter trasmettere le mie esperienze alle future generazioni.
Il nostro augurio
E noi Andrea siamo fieri di avere in regione un ragazzo come te, un 20enne umile, ricco di grinta e passione, che si impegna nella vita, come nello sport, che ringrazia la propria famiglia e trasmette a suo fratello minore cose che tu stesso da giovane ragazzo stai apprendendo.
Per te, che hai capito a soli 20 anni che la cura passa prima dalla nostra mente e poi dal nostro corpo, a te che non vedi limiti e che sai dove vuoi arrivare noi mandiamo il nostro più grande augurio.
Con il tuo sorriso arriverai ovunque, sulle vette più alte e nei cuori delle persone.
E fra 10 anni, io questo nostro selfie lo ricorderò!!!
Fine
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