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Corsa Degli Zingari A Pacentro: Eventi Da Non Perdere In Abruzzo

Corsa degli Zingari a Pacentro: eventi da non perdere in Abruzzo

 

Eventi Abruzzo: Corsa degli Zingari

Signori e Signori, in Abruzzo sono tantissimi gli eventi tradizionali da non perdere, ma la Corsa degli Zingari è qualcosa di extra-umano.

Segnate sul vostro calendario la data dell’evento: prima domenica di Settembre.

Non importa dove, anche sul calendario della della raccolta differenziata,  ma mi raccomando non su quei foglietti volanti in cui scrivete tutto quello che pensate, compreso i film da vedere 😅

La corsa degli zingari si tiene ogni anno, a Pacentro, a 5 minuti da Sulmona, nel Parco Nazionale della Majella, ai piedi del Monte Morrone e sulla Valle Peligna ( più di così non posso dirvi).

Pacentro nella valle Peligna
Pacentro nella Valle Peligna ai piedi del Monte Morrone Majella

Corsa degli Zingari : origini e storia

Rito centenario dalle indubbie origini, insomma tra il sacro e il profano non si è ancora carpita la vera origine, potrebbe essere per Giacomo Caldora o in onore della Madonna di Loreto.

Fatto sta che Pacentro si trova all’ edizione numero 569 dell’evento.

Capito?!?!!? Più di 560 anni di corsa degli zingari, posizionandosi di diritto come una tra le manifestazioni tradizionali più antiche ancora in vigore.

Corsa degli zingari: in cosa consiste

Follia, pura follia, stravagante follia e follia allo stato puro.

Un gruppo di uomini di diverse età, a piedi nudi, al suono di una campana si buttano giù da un monte e ripeto senza scarpe e calzini 😅

La prima volta che mi hanno parlato di questo evento, non so perché ho immaginato dei Rom, degli zingari che correvano con delle carrozze, cavalli, campanacci in una strada. 

Chiaramente ero molto affascinata anche da questo evento immaginario, ma che nulla ha a che fare con il rito pacentrano.

Chi sono gli zingari?

Gli zingari sono i pacentrani stessi che si imbattevo in questa competizione dura, pericolosa e sudorosa per sperare di vincere un abito fatto su misura.

“Zingaro” era un appellativo utilizzato come sinonimo  di “morto di fame”, di persona “scalza e nuda”.

I ragazzi  in tutti questi 569 anni, al suono della campana della Madonna di Loreto iniziano la loro corsa speranzosa scalzi partendo dalla montagna, attraversano il torrente e risalgono fino alla Chiesa della Madonna di Loreto.

Ecco la partenza è sicura, l’arrivo meno! 😅

La Corsa degli zingari oggi

I ragazzi che oggi  partecipano all’evento corrono sicuramente non per ottenere quel premio tanto ambito, ma probabilmente più per appartenenza al proprio paese.

Alla fine della corsa, il vincitore, sperando illeso, viene accompagnato dai paesani in giro per il paese in braccio tra la folla fino a raggiungere la casa della famiglia la quale allestisce un banchetto all’esterno con dei cibi e delle bevande per tutto il paese.

E’ qualcosa di davvero incredibile, un’emozione unica che comincia con un suono della campana e che tiene gli occhi sbarrati sui piedi degli “zingari”.

I miei occhi erano fissi sui piedi scalzi di questi uomini che correvano su strade sterrate, con pietre, rami e chissà che altro, quando invece io non riesco a camminare neanche sulla spiaggia di Rocco Mancini sulla Costa dei trabocchi 😅

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