
Essenza Cucina di Mare a San Vito Chietino: intervista a Filippo de Sanctis
Filippo De Sanctis, ristoratore e figlio d’arte si racconta a Weekend Abruzzo
Intimo e di design, Essenza Cucina di Mare è un luogo dove la ristorazione rende semplice qualsiasi immaginazione. Guardiamo sempre avanti, senza la paura di cambiare. E scegliamo i nostri ospiti per accompagnarci in questo lungo percorso di crescita. Non è ristorazione, è una metafora della nostra vita. Percorriamola insieme!!
E così estrapolo le ultime righe della scheda descrittiva di Essenza Cucina di Mare di Filippo di Sanctis, titolare e curatore del suo ristorante sito a San Vito Chietino, nel nostro borgo dei marinai.
Dico nostro perché, come molti sanno, anche io sono nata e vivo a San Vito Chietino e per tanti anni ho lavorato con la Famiglia De Sanctis, in particolare con la super Signora Maria 😉
Leggi anche il mio articolo San Vito Chietino – alcuni spunti tratti dai miei posti preferiti
Dove mangiare o meglio fare un’esperienza culinaria a San Vito Chietino?
Essenza Cucina di Mare propone un menù studiato e curato alla perfezione.
Un menù che ogni 3 mesi modifica le sue vesti per rispettare le stagionalità.
Si definiscono gli esperti dei crudi!!! E noi sappiamo che è vero!
Essenza Cucina di Mare riserva per voi una delle più belle balconate panoramiche a San Vito Chietino in cui mangiare.
Tutte le più ardue discussioni, di lavoro, amorose e famigliari verranno minimizzate dalla bellezza del nostro mare, del nostro molo, dei nostri trabocchi e dei piatti pensati per il vostro benessere.
Scoprite di più sulla Gallery di Essenza Cucina di Mare
Essenza Cucina di Mare un ristorante nel borgo marinaro di San Vito Chietino sulla Costa dei Trabocchi
San Vito Chietino, vanta una lunga ( virgola) e storica (virgola) e semplice (virgola) e attuale storia d’amore per il mare, il cui risultato si materializza nelle cucine di ogni sanvitese.
Pochi ingredienti, ma di quelli veraci 😎
Un outfit culinario perfetto, in cui il mare è l’abito principale e i pomodori della nostra terra, il vino delle nostre uve, l’olio dei nostri frantoi sono gli accessori indispensabili per una degustazione tra storia, tradizione ed emozione.
Tutto il resto? E’ innovazione!!!
E questo Filippo De Sanctis lo sa perfettamente.
Un paese ancorato ad una tradizione ancora molto forte che nel paniere mostra un mix di prodotti curati tutt’ora con la saggezza dei nostri nonni.
Pratiche culinarie tramandate a figli e nipoti, oggi portatori sani di segreti intimi e determinanti.
Filippo de Sanctis è uno di questi nipoti.
Mentre fa, racconta una storia, quella della sua famiglia, della sua terra e dei suoi prodotti , ma non lo fa in un libro, apre le porte del suo palcoscenico chiamato Essenza Cucina di Mare.
Filippo de Sanctis: nonni e nipoti una storia a me famigliare 😉 Il mio racconto:

La Signora Maria e i colori del mare
Io Sabrina, avevo 13 anni quando ho deciso di iniziare a lavorare, bussai alla porta dell’ Hotel Miramare, intimorita ma decisa e chiesi alla Signora Maria se per la stagione poteva prendermi con lei per lavorare.
SI lo fece e da lì iniziai il mio lungo percorso nella ristorazione e tra hotel e ristoranti, incrociavo anche Filippo , ragazzo dalla spiccata dinamicità e simpatia, caratteristiche che peraltro lo hanno portato a coordinare le attività di animazione estive nelle strutture di famiglia.
Nipote di Filippo de Sanctis ideatore del Brodetto alla Sanvitese e dei miei preferiti “Tacconi alla Filippo” che la Signora Maria riproduce alla grande.
Nello scrivere questo articolo, anche i miei ricordi sono vividi.
Ricordi Signora Maria quel ritratto di Filippo, tuo marito, nella sala da pranzo dell’Hotel? “Ah Filippo mio quante ne devi vedere” dicevi rivolgendoti a lui dopo qualche disastro.
E tutte quelle volte che hai detto mentre cucinavi “Cusci’ l facev Fillipp’a me”.
La storia continua, ma ora le redini della faccenda sono in mano a Filippo De Sanctis di Essenza Cucina di Mare inaugurato nel 2014.
Filippo ben ancorato alla semplicità dei prodotti e dei suoi ricordi, ha ampliato e arricchito la sua proposta enogastronomica, investendo in innovazione, sperimentazione e modernità.
Vuoi saperne di più su Essenza Cucina di Mare? Visita il sito
Ma facciamoci raccontare un pò di cose da lui!!!!
10 Domande per Filippo de Sanctis
10 domande per 10 risposte
Ciao Filippo, io ho fatto una premessa e mi sono permessa di metterci anche qualche mio ricordo. Chi era Filippo de Sanctis da bambino?
Il mio primo ricordo di bambino è un compleanno al Miramare, in piedi su una seria, l’albergo pieno, la famiglia, e poi la Signora Carabba, Maria di Torino e tutte le clienti storiche di Nonna Maria. Ogni settimana nuovi bambini con cui fare amicizia, nuovi turisti.
Ero vivace, facevo le imitazioni, raccontavo le barzellette, dormivo poco e fantasticavo di continuo.
Ecco il mio sogno è tornare ad avere una piccola catena di locali.
Tutti diversi nel format e nella identità, ma tutti legati dal filo rosso della nostra famiglia.
Fosse in una città come Milano sarebbe perfettamente incastonato nella media cittadina.
Qui sembrava fuori dal mondo un ristorante così, quando abbiamo aperto.
Ora tutti si stanno adeguando, ma siamo fieramente fra i primi.
Di cucina, di tecniche, di prodotti, di strategie di comunicazione, e tanto altro.
I risultati furono esaltanti.
Ecco in quelle serate a contatto con i clienti mi sono reso conto che la ristorazione è come il cabaret nei villaggi, può succederti di tutto.
Mia nonna un giorno di gennaio viene a pranzo da noi e mi fa “Si affitta il locale di nonno”.

Filippo de Sanctis e Nonna Maria
Per me lei è la nonna delle gite a Santa Rita da Cascia. I miei lavoravano e io sempre in gita. Sugli autobus per i vari pellegrinaggi ho iniziato a raccontare le barzellette.
Quando da ragazzo facevo il suo nome, si aprivano tute le porte.
Ad un esame presso la camera di commercio il commissario ha aperto la mia carta di identità e fa: “Lei è il nipote di Filippo, il Mago del Brodetto?” “Certo” risposi, “E che lo fa a fare l’esame, lei la ristorazione ce l’ha nel DNA”
Qual’e l’eredità più grande che ti hanno lasciato i tuoi Nonni?

Poi ho capito che quella era invece la mia forza.
Se ti chiami Filippo de Sanctis fare il ristoratore è più facile, a San Vito. Sicuramente però c’è il rispetto per l’ospite.
L’accoglienza, un tema molto dibattuto oggi, è un principio che io ho imparato subito.
I greci la chiamavano Xenia, per noi è innata.
Come vengono pensati i tuoi piatti?
Abbiamo un metodo.
E di conseguenza armonizziamo il menù.
Lo chef mi propone delle soluzioni, le discute in cucina con la brigata, io assaggio e…Boccio o Promuovo!
La nostra parola d’ordine è equilibrio.
Condivido questo principio con lo chef Francesco d’Angelo da sempre.
Come definiresti il tuo rapporto con la tua terra?
Sand Vit Me

Elemento fondamentale per varcare la porta della mia cucina.
Trovate l’orto.
Il nostro contadino di fiducia si chiama Giuseppe ed è di Cupello, seleziona per noi tutte le primizie.
Trovate l’accoglienza, quella che porto nel dna.
Trovate alcuni piatti tradizionali, i Tacconcini alla Filippo ad esempio, e tanta innovazione.
Trovate i crudi, che per me sono un elemento imprescindibile.
Trovate la professionalità
Per me la ristorazione non è una passione. Non è neanche un’ arte.
E’ un mestiere.
Va gestita con la professionalità più alta possibile.
Il piatto della mia memoria è il Mezzo Rigatone de Cecco al Ragout di Scampi di mia mamma.
Ne mangiai a tonnellate quando avevamo “da Filippo a Mare”.
Anche voi volete raccontare la vostra storia a Weekend Abruzzo?
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Articolo di Sabrina Cesarone